Sabellina crescerà, diventerà grande in fretta quando a vent'anni sposerà Enrico, uno "straniero" per i paesani perché arriva dal Nord e lavora presso la base Nato.
Non l'ha scelto, lui ha scelto lei, ha chiesto al suo papà il permesso di sposarla, e a Filippo è sembrato un buon partito per sua figlia. Ha posto una condizione però, quella di non portarla lontano ma di restare a vivere in paese.
Enrico non è solo un bell'uomo, è anche fiero, impostato e non bada troppo alle tradizioni del luogo, non condivide la mentalità, ma si adegua, però una cosa riesce a cambiare, anzi due: la vita di Sabellina perché diventerà madre di dieci figli tra mille difficoltà e in piena grande guerra, e il suo nome in Elisa.
Con la sua prima bimba di tre mesi raggiunge Venezia per sfuggire ai bombardamenti e trovare conforto presso alcuni parenti di suo marito.
Quando gli americani liberano Roma, Enrico torna a casa dal fronte, occorre rimettere insieme la famiglia, le loro vite, i cocci trovati in paese.
"Ma quanto tempo è passato, che ora è?" domanda Isabella. "Sai, avrei molte cose da raccontare, ma credo che mi manchi il tempo oramai". "Ti ho cresciuta per un po', sei stata sempre una bimba curiosa, ma tranquilla, poi a tre anni sei andata all'asilo con mio grande dispiacere, e ti assicuro che non è stato l'unico!"
Enrico l'ha lasciata troppo presto, e tanti altri sono stati i lutti in famiglia che le hanno lasciato un mare di lacrime dentro che solo ora lascia cader giù dal suo viso solcato dal tempo e dalla storia della sua vita.
Mi insegna la dignità nella mancanza di parole che la fame toglie, l'orgoglio nel chiedere il pane per i suoi figli senza domande, ma offrendo il suo fine lavoro di sarta. Mi spiega che la vita ti bastona tante volte quante sai reggere i colpi, poi si ferma e ti lascia piangere, a volte nella solitudine della vecchiaia.
Consiglia di non tormentarsi nei ricordi, appartengono a quel momento, non possono più far male.
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Come sempre parole semplici ma che arrivano al cuore brava Virgi!!!
RispondiEliminaAlessia ❤❤❤
RispondiEliminamamma mia l'ho letto tutto d'un fiato e ho pianto dall'inizio alla fine! Grande nonna Isabella è tanto ormai che non la vedo e non sento il suo profumo ma penso continuamente a lei. Grazie Virgi, grazie nonna.
RispondiEliminaSono felice che hai ritrovato un pezzo di famiglia.
RispondiEliminache belle parole, mi hai fatta commuovere..mentre leggevo rivedevo le stesse mani, gli tessi solchi sul viso, la stessa dignità della mia bisnonna che ho avuto la fortuna di "vivere" e di conoscere. Sei una ragazza molto sensibile e profonda. un abbraccio
RispondiEliminaGrazie Sami per essere passata subito di qui, ne sono felice! I tuoi complimenti mi fanno capire che essere se stessi ripaga nella vita e che i sentimenti veri arrivano sempre a toccare gli altri. Ti abbraccio
EliminaVirgi che dire?
RispondiEliminaEsplosione di sensazioni, sei meravigliosa!!! ❤️
Grazie a te per averlo letto. Le storie personali sono capaci di toccare il cuore di tutti. Ognuno ci ritrova un pezzo di sé. Un proprio vissuto, un ricordo felice.
EliminaGrazie a te per averlo letto. Le storie personali sono capaci di toccare il cuore di tutti. Ognuno ci ritrova un pezzo di sé. Un proprio vissuto, un ricordo felice.
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